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Agopuntura e Infertilità

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Pubblichiamo un’articolo del Prof. Claudio Corbellini su Agopuntura e Infertilità convinti come siamo che il riequilibrio psicosomatico ed energetico può giovare nelle terepia dell’infertilità e della sterilità anche prima di una inseminazione Intratubarica e/o di una Fecondazione Assistita.

INFERTILITA’

UN METODO NATURALE CHE RAPPRESENTA L’IDEALE INTEGRAZIONE ALL’AGOPUNTURA: LA MACA

L’agopuntura si propone sia come primo approccio nella terapia dell’infertilità, sia abbinata ai trattamenti occidentali, dove la MEDICINA DELL’EVIDENZA, metodo statistico che verifica l’efficacia delle terapie, riscontra il raddoppio dei risultati, integrando l’agopuntura alle terapie convenzionali. A questo è stato affermato già molti anni fa ad un convegno organizzato dall’Università di Modena, che è opportuno precisare non è un agopuntore.
La metodica è consigliata da numerosi centri per l’infertilità italiani ed esteri che consigliano di rivolgersi ad agopuntori, esperti nel campo. Nell’INFERTILITA’ MASCHILE si determina, ad esempio, un significativo miglioramento della motilità e della morfologia degli spermatozoi. Proponiamo, in abbinamento all’agopuntura, un metodo naturale, messo a punto dai Professori Giovanni Menaldo e Sergio Serrano.
Cura in modo dolce l’infertilità: STIMOLAZIONE MINIMA E MEDICINA NATURALE.
La difficoltà riproduttiva è sempre più diffusa: coinvolge il 15% delle coppie. Spesso le problematiche della riproduzione riguardano entrambi i partner. L’approccio olistico deve considerare anche fattori quali lo stress ossidativo e le infezioni latenti. La terapia classica di induzione dell’ovulazione, mediante gonadotropine o altri farmaci, non è priva di rischi (iperstimolazione ovarica, gravidanze plurime, vissuto psicosomatico ecc.); si cerca di ridurre sensibilmente questi rischi, utilizzando la fitoterapia, da sola, o in sinergia con dosaggi minimi di gonadotropine.
Numerose piante naturali hanno la capacità di regolare l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.
Sul versante maschile, l’utilizzo del Lepidium Meyenii Walp: Maca, si è dimostrato efficace, come confermano numerose pubblicazioni scientifiche, nel migliorare numero, motilità e morfologia degli spermatozoi.
La maca, grazie alle sue peculiari caratteristiche poliendocrine, antiossidanti e all’equilibrato apporto minerale era nota da secoli nel Perù degli Incas quale “pianta della fertilità”.
I registi coloniali spagnoli durante, e dopo la conquista del Sudamerica, narrano di richieste di pagamenti in maca al fine di aumentare i tassi di riproduzione del bestiame ed in particolare dei cavalli.Interessante l’impiego nell’inseminazione e nella fecondazione assistita, dove ha migliorato considerevolmente i tassi di gravidanze e ridotto drasticamente le sequele negative correlate all’iperstimolazione.
L’efficacia è decisamente aumentata dalla polarizzazione che consiste nel sottoporre il prodotto a radiazione elettromagnetica a 634,7nm. La polarizzazione, coincidendo con quella di risonanza del DNA, fa in modo che la sostanza venga immediatamente riconosciuta e utilizzata dal nostro organismo, aumentando considerevolmente la biodisponibilità.
I risultati hanno mostrato un miglioramento nel 78% dei casi, sia quantitativo che qualitativo. Anche nella genesi follicolare e nell’ovogenesi, la maca sembra giocare un ruolo biologicamente interessante ed è entrata a far parte dei protocolli di stimolazione, a dosaggi minimi, anche nei programmi di fecondazione assistita in FIVET e ICSI.
La riduzione di dosaggio permessa dalla polarizzazione diminuisce ulteriormente il carico farmacologico-fitoterapico.
www.claudiocorbellini.it
Docente d’agopuntura dell’Università di Pavia