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Procreazione Medicalmente Assistita (PMA): tutte le strade che portano un bimbo in braccio
L’inizio di una nuova vita dipende dalla magica fusione di un ovocita e di uno spermatozoo, un evento biologico straordinario che la natura opera per il mantenimento della specie. Quando la natura da sola non ce la fa, ecco che la Medicina della Riproduzione si affianca alle coppie in cerca di una gravidanza, accompagnandole nel viaggio del concepimento assistito.
Ma quali sono le tecniche di procreazione medicalmente assistita?
Procreazione assistita di I livello: l’inseminazione
Si tratta di metodiche di inseminazione, l’inseminazione intrauterina (IUI) e l’inseminazione intratubarica (ITI), che possono essere impiegate quando sul versante femminile non ci sono problematiche tubariche e sul versante maschile non siamo in presenza di un liquido seminale molto deficitario. Quello che si fa a tutti gli effetti è mimare la naturale fecondazione in vivo, favorendo l’incontro a livello delle ampolle tubariche dell’ovocita e degli spermatozoi opportunamente capacitati in laboratorio, dunque il concepimento avviene all’interno del grembo materno. È una procedura del tutto indolore, non invasiva, della durata di pochi minuti.
Procreazione assistita di II e III livello: fecondazione in vitro (FIVET, ICSI, PICSI), recupero chirurgico degli spermatozoi (MESA, TESE), crioconservazione di embrioni e gameti
Sono procedure che prevedono un concepimento al di fuori dell’utero materno, “in vitro”: l’incontro tra ovocita e spermatozoo avviene infatti in laboratorio.
La donna viene sottoposta a prelievo ovocitario mediante agoaspirazione dei follicoli ovarici per via transvaginale e gli ovociti maturi recuperati vengono inseminati con gli spermatozoi capacitati. E’ una procedura indolore grazie all’ausilio di anestesia locale e blanda sedazione, che si esegue in day hospital.
Nella FIVET la fertilizzazione ovocitaria viene favorita ponendo l’ovocita e gli spermatozoi a contatto all’interno di una provetta, mentre nella ICSI/PICSI gli spermatozoi vengono attentamente selezionati uno ad uno per essere iniettati ciascuno all’interno di un ovocita.
Talvolta, per problematiche di varia natura, è necessario il recupero chirurgico degli spermatozoi: si procede quindi ad attuare la metodica più indicata (MESA/TESA) e gli spermatozoi eventualmente rintracciati vengono crioconservati per poi essere impiegati nella fecondazione assistita mediante ICSI.
I gameti (ovociti e spermatozoi) e gli embrioni possono essere anche crioconservati per essere poi utilizzati per eseguire una procreazione medicalmente assistita in una fase successiva. La crioconservazione nell’ambito della medicina della riproduzione consente dunque anche di programmare una gravidanza futura in quei pazienti che, per necessità cliniche o personali, decidono di differire la maternità o la paternità.
Procreazione medicalmente assistita: quali novità nel settore?
Le ultime novità in materia di fecondazione assistita riguardano la delicata fase di impianto embrionario: una PMA, che sia essa omologa o eterologa, per dare la gravidanza tanto attesa, necessita di una serie di condizioni tali da consentire il corretto impianto della nuova vita nel grembo materno.
Nei recenti studi condotti dal Centro Clinico San Carlo di Torino e pubblicati in occasione del Congresso Internazionale di Amsterdam del novembre 2022, si discute della strategia vincente dell’utilizzo combinato di due metodiche, volte al migliorare la qualità, lo spessore e la recettività dell’endometrio in vista di embryo-transfer, sia in fecondazione assistita omologa che in fecondazione assistita eterologa con ovodonazione e con donazione di seme:
-platelet rich plasma (PRP) dell’endometrio
-granulocyte colony stimulating factor
I risultati ottenuti e presentati sono molto promettenti.